C'era una volta ed ora non c'è più. Non è una bella favola quella che vogliamo raccontare, ma la storia un po' triste di un paese, splendido una volta, appassito oramai. Già, appassito. Le pietre, le case,le strade di Serra sono pagine di una storia notevole. Raccontano dei nostri padri, gente che ha sempre lavorato la terra, ma a cui non mancava il gusto e l'amore per il bello. Basta attraversare il Paese Vecchio per rimanere incantanti da alcuni scorci straordinari. In alcune stradine si resta folgorati dai suoni, dagli odori che, forza della suggestione, ti sembrano provenire da mondi lontani. In alcuni momenti, lasciandosi condurre dall'intreccio dei vicoli, si ha la sensazione di risentire sussurri di ragazze antiche che parlavano d'amore dai balconi carichi di gerani e le corse dei ragazzini che sciamavano verso San Mercurio e su, a Piano delle Donne, le voci delle comari che prolungavano nell'ultimo sbadiglio i racconti della sera. Poi, le case, in pieno Centro Storico, rivestite di graffiato giallo, le facciate di antichi palazzi smembrate in più rivestimenti dai diversi proprietari, incapaci di mettersi d'accordo su un unico colore di tinteggiatura, i balconi in anticorodal...ti risvegliano dall'incanto e ti accorgi che il sole al tramonto sgocciola su intonaci scrostati, sull'erba che scende dalle grondaie e sui volti rugosi delle vecchie sedute davanti alle case. E ti chiedi che cosa aspettano a dare vita ad un progetto di recupero globale del centro storico. E ti arrabbi perché ci sono paesi non lontano dal nostro, che hanno bellezze molto inferiori alle nostre e che sono meta di turismo perché si sanno presentare e vendere meglio di noi.
 Per non parlare della Chiesa di San Mercurio!!
 Chiunque scenda da via Bovio resta colpito dal suo splendido profilo e ad entrarci ci si sorprende per la grandezza delle dimensioni e la ricchezza delle finiture. Grandezza restata intatta, per fortuna. Ricchezza ormai perduta, ahimé! Le parti in legno (pulpito, organo e trono) impietosamente attaccate dal tarlo e sfinite da una serie impressionante di spilli e chiodi serviti negli anni passati a reggere panneggi di addobbi. Al tamburo mancano due dita per toccare terra, polvere e freddo hanno libero ingresso in Chiesa. Angoli di cornicioni rotti. Macchie di umido. Che tristezza!!
 Guardandola oggi questa Chiesa la dice lunga sull'amore, sul gusto estetico, sulle capacità artistiche dei nostri artigiani... ma dei secoli passati! E la dice lunga sul disinteresse, sul cattivo gusto e sull'ottusità al bello odierni. Possibile che non si possano riunire manovalanze locali per dare vita ad un progetto di recupero della Chiesa di San Mercurio?
 Le Chiese sono lo specchio dell'anima di un paese. E Serra, con le sue innumerevoli Chiese e per la bellezza delle stesse, ha avuto un'anima splendida. Proviamo a specchiarci oggi in esse: che anima abbiamo? Appassita... appunto