Sulla base della documentazione del Sac. Adamo D'Adamo, le chiese di Serracapriola erano 29:
S.Maria in Silvis, la più antica, eretta dopo il Castello, che è del 1019.
Alla primitiva Cappella, ove fu rinvenuto il quadro della Madonna, davanti al quale si prostò il Capriolo inseguito
in caccia dal Conte (donde l'origine di Serra), si sovrappose un'altra Chiesa,
che fu però distrutta dal terremoto del 30 luglio 1627. Subito dopo
nel 1633, fu ricostruita, più ampia più bella, in stile romanico,
a tre navate con cupola e campanile. Il quadro della Madonna, rifatto nel
l500, troneggia nell'abside, sul ricco trono di noce.
L'altare maggiore con balaustre in ricchi marmi è del 1797. Il
pavimento marmoreo bianco-nero è del 1910. Nel 1937 per iniziativa
dell'Arc. lammarino la Chiesa fu arricchita con decorazioni e affreschi.
Di valore è l'Urna con le Reliquie di S. Fortunato, Annessa alla
Chiesa vi fu nel passato la Confraternita di Ecclesiastici e laici con mozzetta
verde.
S. Mercurio, distrutta anch'essa dal terremoto del 1627, ma ricostruita già nel 1630. Fu consacrata nel 1728 dal Vescovo dI Larino Monsigno Tria, che la definì la più bella della Diocesi.
È di stile toscano, a linee perfette, con fini stucchi, ampia e luminosa.
Ha tre navate, con cupola slanciata (una volta ricoperta di mattonelle in
maiolica a colori di Faenza) che fa da corona al ricco e grande Altare maggiore
in marmi prezioni e al fantastico Capo-altare in legno intarsiato e dorato
con pregevoli pitture...E' incompleto il Campanile e la facciata restaurata
nel 1954 a cura del Genio Civile. Ha tre nuove campane, di cui la grande di q. 14, rifuse con l'intervento del Ministero dei Trasporti.
S. Anna, rifatta nel 1742, chiusa nel 1874, fu riaperta al culto 1918 e restaurata nel 1950;
S. Angelo, con monastero, costruita nel 1436 dai padri Cistercensi. Nel 1474 fu riedificata dai Gonzaga ed affidata ai padri Osservanti. Nel 1700 vi fu aperta un'Infermeria con farmacia. Nel 1811, per la soppressione Napoleonica, il Monastero divenne caserma e nel 1815 fu venduto a D.Maria Ruggero, che vi aprì un convitto per fanciulle affidato alle Suore Liguorine, soppresso dal governo nel 1862 e venduto ai Maurea di Chieuti e quindi ai De Nardellis. La chiesa sempre aperta al culto, è stata restaurata nel 1954 e conserva ancora il corpo incorrotto del B. Tommaso D'Avalos, vescovo di Lucera;
Madonna delle Grazie con Convento dei Cappuccini è del 1536. Nel 1566 fu assalito dai turchi. Nel 1814 i francesi vi piantarono il telegrafo e fu sede di riunioni dei Carbonari. Nel periodo 1810-1814 fu chiuso per la soppressione Napoleonica. Nel 1866 fu comprato da G.Fuiano di Foggia e donato ai Cappuccini. Nel 1897 fu nuovamente soppresso. La chiesa riscattata dal Vescovo Di Milia, fu ridata agli stessi Padri nel 1901;
S. Agata, con vecchio monastero dei Benedettini di Tremiti, che rimonta al 1000, ora abitata da coloni;
S. Filomena di Mugnano, a Tronco, arricchita nel 1954 di un nuovo campanile per iniziativa del Duca G.Maresca di Serracapriola;
S. Maria del Monte, ora incorporata nel Cimitero;
S. Antonio Abate, ora deposito;
S. Bartolomeo del 1588, distrutta;
S. Antonio, del 1643 invia Cairoli;
S. Rocco, ove sorge l'Edificio scolastico femminile;
S. Eusania alla masseria Ciavatta;
S. Apollinare alla masseria De Nardellis;
S. Giovanni del vento a Montesecco, con monastero del 1000;
S. Giacomo con ospizio dei pellegrini, che si recavano, per l'antica via consolare Tiburtina, ai Santuari di S.Michele e S.Nicola fin dal medioevo;
S. Silvestro, sulla stessa via della precedente;
chiesa di Venacquosa,
chiesa di Venamaggiore,
chiesa di Mezzarazza,
chiesa di S. Leucio, le cui campane sono quelle dell'orologio comunale;
chiesa di Torremozza;
chiesa della Marina;
chiesa di Porticchio;
chiesa di Montesecco;
chiesa di Melanico con monastero fondato dai Longobardi nel 976;
chiesa di Casale;
chiesa di Farato;
Le chiese di Serracapriola:
Le chiese distrutte:
I conventi:
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