“Intorno alle mura del camposanto ed incorporata in esso, a meno di un miglio ad est dell’abitato, c’è la ridente Cappella “S.Maria del Monte”, ignota n’è l’origine; ma un leone scolpito sulla sua porta con a destra l’epigrafe indecifrabile SMRR, ed a sinistra EVE, ci fa arguire, né senza fondamento, che sia anticamente appartenuta ai monaci Cassinesi i quali (secondo la storica testimonianza del P.Gattola e di Leone Ostiense) dal 1000 in poi adottarono il sistema di usare, per simbolo delle loro badie, o per termine dei loro confini, i leoni, come a Ripalta, a San Germano e a Montecassino. È certo poi, che quel Monastero, in grazia della concessione del 1127 fattagli da Roberto Conte di Molise, e della riconferma del costui figlio Ugone nel 1128, ebbesi il legittimo possesso su la metà del Castello Serrano. Questi due dati bastano a farci dedurre che S.Maria del Monte un tempo fu dei Padri Cassinesi che ce ne lasciarono la statuetta lapidea la quale in ogni anno si porta in processione dall’una all’altra chiesa collegiale, restituendosi per breve tempo in settembre alla sua primitiva Cappella. A questa portentosa immagine si ha ricorso processionalmente nei casi di siccità. Mons. Persio Caracci con pergamena del 1° ottobre 1631 aggregò questa Cappella al seminario di Larino, che per la sacra custodia vi teneva un eremita. Fra beneficiati diocesani (dice Tria) leggesi Abbas S. Mariae de Monte a Serra – Mons. Vincenzo la Rocca, avendo idea di farvi un Oratorio episcopale, ne ampliò il fabbricato; ma quel denaro fu inutilmente speso.” (Giuseppe de Leonardis)