Doppia rappresentazione teatrale per i bambini dell'ultimo anno delle Elementari per festeggiare il passaggio alle Medie
E consuetudine a chiusura di un ciclo scolastico presentare un lavoro, di solito di drammatizzazione. da parte degli alunni con le proprie insegnanti.
Una due giorni intensa l'abbiamo avuta anche alla Scuola elementare di Serracapriola con gli alunni di quinta "B" c di quinta "A" che si sono esibiti nella palestra comunale rispettivamente nel pomeriggio del 4 e nella mattina del 6 giugno scorso.
Come tutti sapranno, gli esami per poter accedere alla Scuola Media ormai sono stati aboliti, ma in questo caso sono stati ben compensati da un pesante impegno necessario per realizzare le due distinte manifestazioni.
"Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare" di Luis Sepulveda è stata scelta e messa in scena dalla 5ª "B". Una gabbianella, rimasta orfana, ancora prima che il suo uovo si schiudesse, covata" e vissuta insieme ad un grosso gatto di nome Zorba, dopo varie vicissitudini c disavventure riuscirà a volare aiutata dallo stesso micione. "Abbiamo sempre labitudine, durante lanno scolastico, ci dice l'insegnante Marilia de Virgilio, di leggere i classici. L'idea di cimentarsi in questa impresa è partita da qui. Cè stato un lungo lavoro di ricerca anche perché la grande difficoltà è consistita nel formulare i testi da sottoporre, poi, ai bambini non avendo un copione già definito. Alla fine, credo, di aver raggiunto appieno lo scopo e, soprattutto, importante e fondamentale è aver dato loro un messaggio molto significativo ossia: Vola solo chi osa farlo. Nella vita bisogna sempre mettersi alla prova, avere coraggio, come la gabbianella del racconto. Fantastici i nostri gattini c gabbiani che si muovevano sulla scena con lodevole abilità così come degni di ammirazione i cartelloni che riproducevano le varie scene dell'opera illustrati magistralmente dai nostri attori.
Per il pubblico presente c'è stato anche qualche momento di commozione per le voci dolci dei bimbi durante i canti, per la recitazione, per i balli. Una storia per riflettere, una storia nella quale si possono c forse si devono attingere tanti messaggi, ma soprattutto soffermarsi su quello della solidarietà, della diversità, che per tutti può rivelarsi una risorsa. Lo spettacolo si è chiuso con un canto dal titolo c testo molto eloquente: L'amico è...
Passiamo ora all'altro lavoro. Anche in questo caso la tenerezza e la sicurezza che i protagonisti suscitavano dal palco era tanta. Con essi le stelle. il mare, i fiori quasi prendevano forma. "Cerchiamo un po di cielo e tanto verde" si leggeva davanti al palcoscenico a caratteri cubitali. Un tema attualissimo, un problema che attanaglia tutti, ognuno di noi c soprattutto le grandi potenze: l'inquinamento del pianeta Terra c la sua possibile risoluzione. Laspetto singolare di questo spettacolo si è rivelato nell'abbracciare tutti gli ambiti disciplinari. scienze, italiano, religione. inglese.... Graziosi c sicuri si muovevano sul palco i bimbi "trasformatisi" per l'occasione negli clementi fondamentali della Terra: aria (le stelle), acqua (il mare). terra (i fiori) e con grande trasporto e con passione hanno intonato un canto di ringraziamento al Signore per il creato c recitato la poesia in inglese "Io sogno".
Per finite una simpatica esibizione con il flauto da parte del duo" Ernesto Ferrero ed il prof. Riccardo di Corato. "Il lavoro di drammatizzazione è stato il coronamento di un interessante progetto realizzato durante lanno sullambiente ci riferisce l'insegnante Antonella del Bosfero, e qui documentato con lallestimento di una mostra e la creazione di un giornalino su cui è stato riportato un singolare studio del nostro paese.
Le insegnanti, infine, vogliono ringraziare attraverso La Portella il Gruppo Ken - Wood per limpianto voci, Nunzia Morricone per le coreografie, l'insegnante di strumento Riccardo di Corato, Mercurio Valentino c Marianna De Luca per le scenografie, perché la collaborazione di tutti è stata determinante per l'allestimento dell'iniziativa.
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