Il palazzo del farmacista Vincenzo Corroppoli, al civico 1 del vico Ugo Bassi, compreso tra questa strada e via Cav. De Luca, fu edificato nel 1892.
Giovina, la figlia del dott. Vincenzo, dopo la morte del padre e della sorella Chiarina, deceduta il 29 settembre 1925, per onorarne la memoria, il 12 maggio 1926 volle concorrere con propri mezzi alla fondazione in Serracapriola di un Pio Istituto donando a questa opera il proprio palazzo.
Il fabbricato, del valore di £.48.000, confinante con le case di Vincenzo D’Adamo, di Felice D’Adamo, di Carlo De Crescenzo, di Domenico Malatesta e degli eredi di Matteo De Crescenzo, era composto di dieci stanze. Si costituì così a Serracapriola, a determinate condizioni, l’opera pia, con il nome di “PIO ISTITUTO SORELLE CORROPPOLI”, sotto la direzione delle suore dello Spirito Santo a cui subentrarono dopo le suore francescane del SS. Nome di Gesù, guidate dal vescovo della diocesi di Larino a cui Serracapriola apparteneva.
Con decreto del re Vittorio Emanuele III il 18 luglio 1930 decollò l’attività di questo Ente Morale che aveva accolto: le orfanelle più bisognose per educarle ed istruirle; la scuola dell’infanzia; le scuole di taglio, cucito, ricamo, merletto ed altri lavori femminili.
L’attività dell’Istituto Corroppoli con le suore francescane, il cui ultimo presidente fu il vescovo Angelo Criscito della diocesi di San Severo, cessò nell’anno 1976. Lo stabile diventava così sede occasionale di associazioni e convegni. Per l’ordinaria amministrazione si sono avvicendati vari segretari. Attualmente è segretaria Marilena Vadacchino.
A tutt’oggi il palazzo non ha subito all’esterno snaturanti modifiche, soltanto la facciata del civico 8, su via Cav. De Luca, è stata “imbrattata” con una tinta giallastra, non idonea al contesto dell’intero complesso.
Il convegno del 9 marzo 2010 “Investimenti sociali che fanno economia”, svoltesi nel convento dei Cappuccini di Serracapriola e moderato dal giornalista Antonio Guidone, ha fatto piena luce sulla futura destinazione di questo palazzo storico, il cui vecchio Ente Morale sarebbe stato estinto d’ufficio, con la probabile vendita all’incanto dell’immobile, se a livello regionale non fosse stata approvata una nuova normativa della legge 2004.
Il Consiglio Regionale ha progettato con il nome “Castriota-Corroppoli” la fusione delle due I.P.A.B. (Istituto Pubblica Assistenza Beneficenza): la Casa di Riposo per gli anziani di Chieuti, ancora commissariata, e la nuova “Comunità Socio Riabilitativa – Dopo di Noi –“ per i disabili e per chi non ha famiglia.
A Serracapriola questa nuova realtà, la prima della provincia, darà alloggio e assistenza a 12 disabili gravi e avrà la sede nel palazzo “Sorelle Corroppoli” che sarà completamente ristrutturato, come da progetto visionato nel convegno, grazie al finanziamento di 800 mila euro erogato dall’assessorato regionale alla solidarietà.
Va detto che in loco esiste un’associazione ricreativa “Superamento handicap” fondata il 29 maggio 2002 da Franco Stizza, presente al su citato convegno, dove ha esposto i lavori realizzati dai suoi ragazzi che nei giorni feriali dalle ore 15,30 alle 20 frequentano la sede in Corso Garibaldi n.158.