La testimonianza di un giovane di Serracapriola sulla comunità mariana "Oasi della Pace"
L'annuncio della Settimana Eucaristica Missionaria dal 13 al 20 febbraio 2011, voluta dal nostro parroco don Renato Orlando ha suscitato in me una forte attesa. Sono rimasto con il fiato sospeso perché essa sarebbe stata animata dai fratelli e dalle sorelle della Comunità Mariana Oasi Della Pace delle Comunità di Deliceto e Tora-Piccilli, realtà dove penso il Signore mi chiama a servire. Posso dire che l'incontro con questi fratelli mi ha interrogato e ha toccato profondamente il mio cuore sul mio "eccomi Signore voglio servirti così".
I fratelli e le sorelle dell'Oasi della Pace, fin dall'inizio del mio cammino, sono riusciti a donarmi quella "pace di Dio", che forse ultimamente avevo perso. Ho incominciato così a nutrire un'amicizia che man mano che passava il tempo, diventava polo d'attrazione della mia vita e della mia scelta vocazionale.
L'accoglienza riservatami dalla Comunità Mariana Oasi della Pace di Deliceto, un paesino del Sub Appennino Dauno, ha preparato il mio cuore, lo ha
reso così disponibile al progetto che Dio aveva su di me. L'iniziativa parrocchiale della missione, che si inserisce nelle celebrazioni per il III Centenario della proclamazione di San Fortunato martire a celeste compatrono di Serracapriola, mi ha fatto vedere questo evento come un segno divino ed un intervento sicuramente di intercessione del nostro San Fortunato e della Vergine Maria Regina della Pace.
L'amore, la gioia, il servizio, l'annuncio, il donarsi a Dio per mezzo di Maria, sono gli aspetti pia visibili che i fratelli e le sorelle dell'Oasi hanno donato alla mia vita di cristiano battezzato, desideroso di servire Dio e la sua Chiesa per mezzo di Maria.
"Siamo grati a Maria, Regina della Pace perché con il Suo materno amore e aiuto ci ha incontrati nella nostra vita e ci ha fatto incontrare Dio, Gesù, il Principe della Pace, vivo nella Sua Chiesa" (Regola di Vita in.1). Queste parole della regola dell'Oasi mi spingono a mettermi al servizio della Chiesa con una donazione unica e vera, che mi fa gioire nel sapere che c'è una Madre Eccelsa che ha cura di me, mi incontra e mi guida a Gesù. Dico grazie a Dio per aver messo sul mio cammino questi fratelli e queste sorelle in modo particolare padre Hananias, suor Heldegard, suor Giuditta, fratel Pio, fratel Mattias, per i quali ho una grande simpatia e un affetto fraterno, che attraverso i loro gesti, le loro parole, i loro sguardi, mi hanno testimoniato l'amore di Gesù e di Maria che mi invitano a seguire sulla via della consacrazione.
Certo che l'iniziativa porterà frutti di bene nel nostro ambiente, ringraziamo e lodiamo Dio che ancora oggi continua a dimostrare il suo bene, il suo amore e non
si stanca di chiamare nel nostro ambiente uomini e donne che sono disposti a corrispondere in tutto al suo Divino Volere.
Ivano Nicola Calò, Segretario
Settimana Eucaristica Missionaria
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