Area 167, debito fuori bilancio, Pug, bilancio e usi civici fra gli argomenti degli ultimi due consigli comunali

Si è aperta con il voto unanime di tutti i presenti, la seduta del Consiglio Comunale del 22 Luglio 2013, sull'Approvazione del programma per il conferimento di incarichi professionali per l'anno 2013, che nei fatti, al momento, riguarda solo la figura dell'Assistente Sociale.
    L'unanimità, però, si è persa quando l'assemblea è passata a trattare l'argomento "Vertenza Basilica Luisa, eredi Tiberi Carlo, Tiberi Giuseppina contro Comune di Serracapriola - riconoscimento del debito fuori bilancio rinveniente dalla sentenza del GOT del Tribunale di Lucera n 10/2012".
    Questione riguardante gli espropri e le assegnazioni di terreni in zona 167 con i relativi pagamenti che vedono interessati direttamente il Comune e numerosi cittadini. Rilevante, per le casse comunali, il debito da riconoscere, poco più di 700mila euro (anche se per la controparte del Comune la somma de quo sarebbe di poco superiore ad 1 milione di euro) legato ad un esproprio di terreni in zona 167. Diverse, fra maggioranza e minoranza, le posizioni in aula, pure se entrambi i gruppi hanno convenuto sui concetti di base che dovrebbero portare alla definitiva soluzione della "questione 167". Da parte sua, il Sindaco, dopo aver detto di «essere obbligato a gestire un'annosa e complessa questione creata dalle Amministrazioni del passato, che non hanno mai affrontato il problema 167», ha rimproverato l'attuale capogruppo della minoranza, Michele Caccavone, «perché - ha affermato Camporeale - ha la sua "responsabilità politica" in tutto questo, visto che ha ricoperto la carica di Sindaco di Serracapriola per ben 17 anni, senza mai trovare soluzioni alla problematica 167.» Lo stesso attuale primo cittadino che ha parlato di «inerzia delle precedenti amministrazioni, protrattasi per quasi trent'anni sul problema» ha anche ribadito «Ia ferma volontà dell'Amministrazione di porre fine alla questione con il pagamento di tutte le somme spettanti agli espropriati, previo recupero delle stesse da chi si è visto assegnare il lotto in zona 167 ed ha realizzato la propria abitazione». Diversa, almeno in parte, l'analisi della questione da parte della minoranza, che a proposito del riconoscimento del debito fuori bilancio, con Caccavone ha riportato una differente ricostruzione dei fatti, parlando di un «comportamento negligente ed omissivo da parte della prima e seconda Amministrazione Camporeale che potrebbe configurare una responsabilità personale per danno erariale» riferendosi alla mancata "costituzione in giudizio" da parte del Comune di Serracapriola nella vertenza che ha portato alla sentenza da cui scaturiva il riconoscimento del debito fuori bilancio. Contestando la ricostruzione di Caccavone, prima del voto del Consiglio, Camporeale ha spiegato da parte dell'Amministrazione i motivi della mancata costituzione in giudizio del Comune. Alla fine della discussione 9 (il gruppo di maggioranza) i favorevoli al riconoscimento del debito e 4 (la minoranza) i contrari.
    Ancora diviso il Consiglio (9 si e 4 astenuti) anche sull'Adozione del documento programmatico preliminare al Piano Urbanistico Generale del Comune di Serracapriola. Documento propedeutico alla reazione del PUG che, ha detto il Sindaco «porterà notevolissimi benefici alla comunità di Serracapríola, in quanto potranno essere immesse sul mercato nuove aree, che daranno impulso all'economia ed avranno anche l'effetto di calmierare i prezzi dell'edilizia, assieme al vantaggio della "perequazione" intesa come possibilità per tutti i proprietari dei suoli di avere un identico trattamento nell'utilizzo urbanistico delle aree. » Nel suo intervento, Caccavone ha motivato l'astensione nel voto del gruppo "Costruiamo insieme" con la mancanza degli atti nel fascicolo a disposizione dei consiglieri in preparazione del Consiglio comunale relativi all'argomento in discussione, «argomento che per la sua complessità avrebbe avuto necessità di più tempo per essere studiato».
    In qualche maniera direttamente collegato al secondo punto discusso, I'ultimo accapo all'ordine del giorno dei lavori consiliari, Aggiornamento del Piano di zona 167 come approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n.35 del 21/12/2011, ha visto le posizioni in aula ancora una volta diametralmente opposte nella discussione. Tanto che prima del voto i Consiglieri di minoranza hanno abbandonato l'aula in segno di protesta. Alla fine di tutto, comunque, il Consiglio ha approvato l'aggiornamento dei prezzi relativi ai suoli in questione a'46,155 euro al metro cubo di costruzione per i lotti in diritto di proprietà, e 21,601 euro al metro cubo di costruzione per i lotti in diritto di superficie.
    Breve e senza alcuna discussione, invece, la seduta del Consiglio Comunale del 10 Settembre 2013. Alla riunione, infatti, oltre a Rosamaria Giacci, non hanno preso parte i quattro Consiglieri del gruppo di minoranza (Michele Caccavone, Giuseppe Palma, Raffaele Balice, Franca de Martino), perché, come detto da Caccavone in un esposto inviato al Prefetto di Foggia, «nell'ora indicata perla riunione del Consiglio, la sala delle adunanze risultava impegnata dal Sindaco, amministratori comunali e diverse decine di cittadini che discutevano del problema delle indennità di esproprio 167, argomento particolarmente caldo in questi giorni, in una riunione convocata evidentemente in orari coincidenti o prossimi a quelli in cui si sarebbe dovuto tenere il Consiglio Comunale e, sicuramente, la sala era ancora impegnata da tale riunione alle ore 19,50, ora in cui i consiglieri di minoranza hanno verficato, per I'ultimo volta, l'agibilità della sala per lo svolgimento del Consiglio Comunale.» Sulla questione, in una lettera inviata anch'essa al Prefetto, il rilievo di Caccavone viene definito da Camporeale «chiaramente strumentale» in quanto, dice il Sindaco, «il regolamento del Consiglio stabilisce che il presidente dell'assemblea dispone di un'ora di tempo, a decorrere da quella fissata nell'avviso di convocazione, per accertare la diserzione della seduta.
    L'orario di convocazione era fissato alle ore 19,00 ed il Sindaco in conformità a quanto disposto dal regolamento ha, tramite l'appello svolto dal segretario comunale alle ore 19,50 quindi entro l'ora di tolleranza prevista dal regolamento, verficato la presenza di consiglieri in numero sujjficiente allo svolgimento regolare della seduta.»

    Così, il Consiglio ha approvato alI'unanimità tutti gli argomenti iscritti all'ordine del giorno: Il Costo delle aree e dei fabbricati da cedere in proprietà o diritto di superficie per l'anno 2013, fissato a 46,155 euro al metro cubo per il diritto di proprietà, e 21,601 euro al metro cubo per il diritto di superficie; il Programma triennale delle opere pubbliche per il periodo 2013/2015 e l'elenco annuale per il 2013; lo Schema di bilancio annuale per l'anno 2013 e pluriennale per il triennio 2013/2015, in merito a quest'ultimo argomento, il Sindaco ha tenuto a precisare che «nonostante la grave crisi finanziaria, sono comunque previste risorse per garantire ai cittadini i servizi che l'Ente ha sempre cercato di assicurare. Non sono stati fatti interventi per aumenti di tasse e tributi comunali, lasciando quindi la pressione fiscale inalterata rispetto agli anni passati.» Altri argomenti approvati sono stati la Copertura finanziaria del debito fuori bilancio rinveniente dalla sentenza del GOT di Lucera nella vertenza Basilica Luisa, eredi Tiberi Carlo, Tiberi Giuseppina contro Comune di Serracapríola mediante fondi di bilancio e contrazione di un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti; l'Approvazione del regolamento per l'esercizio degli usi civici, che, come ha spiegato il Vice sindaco, Giuseppe d'Onofrio, dovrebbe andare a sanare una situazione assai vecchia che interessa circa 1.190 ettari di terreno in agro dI Serracaprlola.