Un uomo al servizio del popolo. Dieci anni fa (1969) nel vespro gelido del nove dicembre Serracapriola vide come non mai un affluir di gente d'ogni ceto e condizione lungo i viali del Corso dietro una bara. Un centinaio di corone, labari di vari Comuni con quello dell'Amministrazione Provinciale di Foggia, bandiere di molti partiti ed associazioni civili e religiose, deputati e senatori con le massime autorità regionali e provinciali fra una marea di popolo. Mestizia, rimpianto, preghiera in tutti. Era il doveroso pubblico riconoscimento, nella stima e nell'affetto alla personalità di PRIMIANO MAGNOCAVALLO perito per un tragico incidente automobilistico nel suo ritorno da Roma per il suo lavoro di Assessore provinciale alle Finanze.
Aveva appena 45 anni. Esile, asciutto, volto scarno ed ascetico, intelligenza pronta e vivace, volontà ferma e decisa; comportamento umile e modesto riflettente una religiosità sentita e praticata.
Educato e formato nel Collegio Salesiano di Macerata, dopo la licenza ginnasiale col massimo dei voti in campo nazionale, decise di seguire la sua vocazione salesiana. Per la dura negazione del padre andò via di casa, solo con poche lire. Ma dopo pochi anni, motivi gravi di salute lo costrinsero ad abbandonare gli studi (ottimi quelli classici e filosofici) e tornare a casa.
Solitudine e tristezza. Andò anche a Lourdes per un miracolo. Ma la Provvidenza divina disponeva diversamente dal suo desiderio con un fine mirabile. Tornò all'Azione Cattolica e ne fu solerte presidente locale e dirigente diocesano; si interessò attivamente di opere sociali nelle A.C.L.I., nella Comunità Braccianti nella CISL. Si buttò con energia insperata nel fragore della politica. Nel 1946 fu eletto segretario della DC locale. Ottimo oratore in campo regionale. Dal 1954 al 1962 fu Sindaco di Serracapriola con positivi molteplici risultati per il progresso del paese. Furono gli anni migliori per la DC locale che diede al Parlamento un altro paesano G. De Meo. Nel 1962 Primiano fu eletto Consigliere Provinciale, quindi Assessore alla Pubblica 1struzione e nel 1966 Assessore alle Finanze.
Disse di lui il Presidente del Consiglio Provinciale Tizzani: " Era sempre così pronto, così preparato, così competente in ogni questione, in ogni dibattito... e non interveniva mai senza avere approfondito l'argomento, avendo sviscerato tutti i suoi aspetti con quella che poteva sembrare una eccessiva meticolosità ed era invece frutto di costante impegno di dedizione e manifestazione di senso di responsabilità".
Il socialista Moretti definì Magnocavallo "figura esile, ma nello stesso tempo ferma decisa rocciosa... Del suo compito ne fece una missione... Lo si guardava con venerazione e venerazione, perché agiva con imparzialità, senza settarismo e faziosità". Oltre la competenza tecnica, frutto di studi particolari e di presenza a Convegni specifici, aveva un modo piacevole di presentare la materia arida fatta di cifre e di finanza con uno stile garbato e suadente, infiorato di citazioni opportune di Pascal, Bemanos, Theilard de Charden, La Pira, Robespierre, Papa Giovanni o del Vangelo.
Occasionali brevi riflessioni che calavano come gocce di spiritualità fra tanti argomenti politici o amministrativi. Ed erano gradite da tutti. Forse per questo molti, anche più anziani di lui, gli portavano per primi rispetto riverenza e stima.
Il capogruppo comunista lo defini "un uomo onesto, un uomo buono che credeva negli altri uomini... ed era come il richiamo alle fonti più nobili dei Cristianesimo per la sua fede vissuta e sofferta come una milizia". Perché libero da impegni di famiglia (volle restare col suo voto di castità per sempre) donò tutto il suo tempo agli altri anche se di sponde avverse. A chi lo richiamava rispondeva con le parole di Gesù : "Del medico hanno più bisogno i malati che i sani." Fu chiamato dal popolo sempre "Don Primiano". La sua religiosità, vissuta integralmente traeva ispirazione e forza dalla Comunione quotidiana, dal suo connaturale ascetismo, soffuso di sincera umiltà che dà il tono al suo comportamento di composta discrezione e serietà, ben lontano da vacuo formalismo. Perciò era accetto a tutti, ammirato, ascoltato, amato.
Cosi lo ricordiamo nel decennale della sua morte.

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Curriculum vitae

Vocato al sacerdozio, ma costretto a rinunciarvi, si dedicò all'apostolato civile, del quale considerò essenziale la partecipazione alla vita pubblica, con l'assunzione di tutte le relative responsabilità. Dal 1954 al 1962 fu sindaco del suo Comune nativo, realizzando le seguenti opere :
- Piano regolatore generale;
- Istituzione scuole Media e di avviamento professionale a tipo agrario;
- Costruzione edificio Scuola Media;
- Rimboschimento zone periferiche abitato;
- Costruzione rete fognante in zone perifericbe di incremento edilizio;
- Ampliamento impianto illuminazione;
- Id. del Cimitero;
- Cessione del suolo comunale per la costruzione case lavoratori;
- Sistemazione strade interne del centro abitato;
- Consorzio per la valorizzazione della Marina di Chieuti;
- Istituzione Commissione Economica Comunale.
Segretario sezionale della D.C. di Serracapriola il 1946. Nel 1962 fu chiamato all'Amministrazione della "Provincia". Ecco in questo ente il suo stato di servizio :
1) Consigliere la prima volta nelle elezioni amministrative del 10-11 giugno 1962
2) assessore alla P.I. con deliberazione consiliare numero 3 del 13 settembre 1962;
3) dimessosi dalla carica (con tutta la Giunta) con d. c. n. 180 del 7.4.1963;
4) assessore alla P. I. con d. c. n. 130 del 5 aprile 1965 ;
5) dimessosi dalla carica (con tutta la Giunta) con d. di Giunta n. 1507 del 3.11.1965 ;
6) consigliere la seconda volta nelle elezioni amministrative del 12-13 giugno 1966;
7) assessore alla P. I. con d. c. n. 10 dell'11 ottobre 1966;
8) dimessosi dalla carica (con gli altri assessori) il 12 ottobre 1966;
9) assessore alle Finanze con d. c. n. 14 del 21 ottobre 1966.