Il Sistema Informativo Globale di un Centro urbano è paragonabile al curriculum vitae di una persona o, nel caso fosse finalizzato al recupero urbanistico, alla cartella clinica di un paziente.
   È indiscutibile che, così come la redazione del curriculum o della cartella clinica (basata su un'accurata anamnesi) non può essere fatta senza il diretto coinvolgimento della persona interessata, il GIS richiede il coinvolgimento della popolazione.
   Il GIS deve essere il frutto di un processo culturale, il cui fine non è tanto la produzione di un sistema informativo, quanto il monitoraggio del grado di civiltà della popolazione interessata dallo stesso. Mi piace ricordare, a tal proposito, il caso del Comune di Bari, finito a "Striscia la notizia" perché, sul proprio sito Web, San Nicola risultava nato a Bari, ma non è neppure immaginabile che esista un solo barese disposto a confermare la notizia.
   Altro punto da chiarire è che il GIS deve essere il frutto di un lavoro e non di una fatica, dove intendiamo per:
- lavoro, l'opera dell'uomo libero, che ha come obiettivo primario il raggiungimento di un risultato, prescindendo dall'eventuale guadagno o retribuzione;
- fatica, l'agire dell'uomo schiavo, il cui obiettivo primario è il raggiungimento di un guadagno, indipendentemente dal risultato raggiunto.
   Il sistema informativo di Serracapriola è frutto di un lavoro.
   Esso è nato nell'ambito di una ricerca d'interesse nazionale (MURST 1998-2000) e ha comportato una spesa inferiore a 4 milioni di lire, per l'acquisto di un computer e di una stampante nel 1999 (a fronte di un finanziamento di 847.000.000 di vecchie lire, per l'intera ricerca), e si può tranquillamente affermare che dal 2000 in poi il popolamento del sito è proseguito a "costo zero", infatti non risultano effettuate altre spese.
   Rapportando le cifre sopra indicate, si potrebbe pensare che la somma stanziata per l'intera ricerca abbia consentito la redazione del GIS di tutta la nazione, ma ovviamente così non è stato, né lo scrivente è stato mai in grado di conoscere i risultati della stessa.
   Ma com'è possibile il popolamento di un sito web a "costo zero"?
   La legge 341/90 ha introdotto, nel mondo della scuola, i crediti formativi, con cui si è, tornati a parlare di lavoro nella didattica: il segreto sta proprio nell'utilizzare il lavoro svolto dagli studenti, che, esposto sul web, non solo va a integrare il tanto predicato portfolio, ma offre un contributo, tutt'altro che trascurabile, nella responsabilizzazione degli studenti stessi, mettendoli a contatto con il mondo del lavoro.
  La redazione di un sistema informativo non può ridursi ad un lavoro di routine, ma richiede una ricerca continua, frutto di una simbiosi dell'esperienza degli anziani e dell'entusiasmo dei giovani.
   Nel caso specifico di Serracapriola esiste già un sito web sufficientemente ricco di informazioni, che occupa una posizione primaria sui motori di ricerca e che dal 2006 è, stato adottato come sito ufficiale dalla nuova Amministrazione Comunale.
   Sulla copertina esiste il link "cartografia", che apre una pagina personalizzata di Google maps. Per i ragazzini potrebbe essere un nuovo modo di studiare la geografia, ma per gli adulti rappresenta un metodo indiscusso per monitorare il proprio territorio.
   Solo per fare qualche esempio, con l'ingrandimento della foto satellitare, si può:
- misurare le distanze e persino la lunghezza di un percorso;
- con una semplice ed ulteriore programmazione, è possibile misurare, con precisone accettabile, vaste aree, senza dover ricorrere a specialisti;
- individuare particolari siti e segnalarli al webmaster.
   È sufficiente soffermarsi su quest'ultima possibilità per comprendere, con estrema chiarezza, il funzionamento del GIS low cost.
   Dopo aver individuato un certo luogo sulla mappa satellitare, trascinando su di esso il marcatore e, poi, facendo click sul pulsante "OK" del secondo fumetto, si apre una finestra di dialogo che chiede le informazioni necessarie. Con questa senplice operazione, che può continuare a piacimento, le coordinate geografiche vengono inserite in un apposito campo. A operazione conlusa, dopo aver inserito i propri dati identificativi, tutte le informazioni raccolte vengono inviate, per posta elettronica, al gestore del GIS.
   Quando si parla di redazione del GIS, non bisogna pensare alla fatica di chi, per sopravvivere, deve trascorrere la prorpia giornata lavorativa a scrutare le mappe satellitari e creare dei link su luoghi che gli risultano del tutto indifferenti, ma al gestore di una qualsiasi azienda, di un negozio, di un cinema, di una pizzeria, che creano il sito web aziendale e ne segnalano l'indirizzo web e la posizione geografica. Sul sito di Serracapriola crescerebbero, come funghi, i menu, simili a quello che oggi esiste per i monumenti, ma relativi a tutti i servizi pubblici e privati.
   Si capisce, poi l'appetito vien mangiando, alla piccola pubblicità (che può essere fatta a costo zero, ma comunque a livello intervazionale, in quanto sulla rete) si può aggiungere la storia della stessa, le fotografie dei fondatori, le immagini inerenti il passato degli stessi luoghi, una o più webcam (che trasmettono in tempo reale momenti di vita dell'azienda) e si passa, senza accorgersene, alla storia del paese. A queste prime notizie, che diventano subito di pubblico dominio, si aggiungono integrazioni e correzioni, che tutti possono inviare. Il coinvolgimento delle scuole primarie consentirebbe ai bambini di studiare, finalmente, la storia e la geografia del proprio paese e siamo a conoscere il passato per costruire il futuro.


   Bari, 21 novembre 2006